lunedì 23 marzo 2015

LEZIONI MUSICALI: GLI ACCORDI MINORI, BY D'ANGELO

TITOLO:
GLI ACCORDI MINORI

Oggi parliamo di accordi minori. Ma prima ancora un po' di vocabolario.

  • Il Rivolto è una posizione differenziata di un accordo. Ad es. l’accordo di DO-MI-SOL è la posizione “fondamentale”, mentre il primo rivolto è MI-SOL-DO e il secondo rivolto è SOL-DO-MI. I rivolti si usano principalmente per ottimizzare la manualità degli accordi nel pianoforte ma soprattutto nella chitarra (ed in altri strumenti). Anche l’effetto sonoro che ne deriva è differente rispetto alla posizione fondamentale.
  • Cosa sono Diesis e Bemolli. Le alterazioni, o “accidenti”, rappresentati per lo più dai tasti neri, si distinguono principalmente in diesis (#) e bemolli (b). Ce ne sono altri tipi, ma al momento è sufficiente analizzare questi. Il diesis è la nota immediatamente successiva a quella di partenza verso destra, mentre il bemolle è la nota precedente, ricordando sempre il discorso dei semitoni che avevo fatto la volta precedente. Ad es. RE# è il tasto nero subito a destra del RE, mentre Reb è il tasto nero subito prima. 
  • Le Scale musicali, o Tonalità, sono una serie di 7 note sulla base delle quali viene suonato uno spartito e vengono applicati determinati accordi: sono in genere comprensive di diesis e bemolli, a parte le scale diatoniche che spiego più sotto. Si dividono in Tonalità maggiori e minori, e sono in numero di 32. Ma è argomento che faremo in seguito. Come per gli accordi, una volta individuata la regola, è facile costruirsi da solo tutte le Tonalità esistenti. Le Scale Diatoniche (o naturali) sono quelle formate dai soli tasti bianchi: ce ne sono 2 e cioè la scala di Do maggiore e quella di La minore (che studieremo in seguito). Tutte le altre sono scale Cromatiche, ed includono sia i tasti bianchi che quelli neri. Ad es. DO-RE-MI-FA-SOL-LA-SI-DO è la tonalità (o scala tonale) di DO maggiore (DO+) mentre LA-SI-DO-RE-MI-FA-SOL-LA è la tonalità di LA minore (LAm). Sembrano perfettamente uguali, a parte il fatto che cominciano una con il DO e l’altra con il LA, ma la differenza è grande e lo vedremo in seguito.

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Come si costruisce un accordo minore.
Ponetevi davanti ad una tastiera musicale oppure osservate attentamente l’immagine della tastiera riprodotta all’inizio di questo Post. Procediamo quindi con la costruzione dell'accordo di Do minore (si scrive Do- oppure Dom, che è corrispondente nei paesi anglosassoni a: C- oppure Cm).

-          si individua la nota Do
-          si procede verso destra contando 3 semitoni (che, come spiegato nella prima lezione, devono includere assolutamente anche, se presenti, i tasti neri) e  si arriva così alla nota MIb (MI bemolle, e cioè il secondo tasto nero nel gruppo dei 2). Quindi ora abbiamo DO-Mib
-          dal MIb si procede ulteriormente verso destra contando 4 semitoni e si arriva così alla nota SOL (il quinto tasto bianco, sempre DO compreso). L'accordo di DOm è così costituito dalle note DO-MIb-SOL, che, come potete facilmente notare, è costituito da 2 tasti bianchi e da un tasto nero. La sequenza d'intervallo è quindi 3/4, e cioè abbiamo una distanza di 3 semitoni dal DO al MIb ed una di 4 semitoni dal MIb al SOL.

Come è facile intuire, le distanze sono invertite rispetto all’accordo maggiore esaminato la volta scorsa: l’accordo maggiore era costituito dagli intervalli 4/3 mentre quello minore dagli intervalli 3/4. Un trucco per sveltire la ricerca dell’accordo minore? Partendo dall’accordo maggiore, abbassate semplicemente il secondo tasto di un semitono, cioè della nota più vicina sulla sinistra. Un altra cosa che potete notare è che le note degli accordi di base sono sempre costituiti da gradi dispari: DO (1° grado) – MI (3° grado) – SOL (5° grado), a cui naturalmente si possono aggiungere altre note. Domanda: se dovessimo aggiungere una quarta nota all’accordo di DO, quale grado sarebbe? Stiamo parlando evidentemente della famosa 7° (settima).
Se ci siete riusciti avete imparato come si costruisce un accordo minore.

Come esercizio per la prossima volta ora partite dalla nota FA (la quarta nota dal DO) e costruite l'accordo di FA minore (FAm - in inglese Fm).
La prossima volta formeremo gli accordi diminuiti con un altro po’ di teoria generale e a seguire gli accordi in 7° (settima), e per finire questa prima parte affronteremo le Tonalità. Dal momento che la musica si compone principalmente di Armonia e Tempi e che questi ultimi sono sempre i più odiati dagli studenti, li lascerò (quasi) per ultimi. Altra cosa importante è che lo studio solo della teoria senza la pratica è esercizio utile ma incompleto, quindi, una volta iniziato lo studio della musica, è opportuno dividere il tempo tra la teoria e la pratica sullo strumento.

A disposizione per chiarimenti.

P.D. – Potete postare qui domande ed esercizi!

10 commenti:

  1. E' scritto molto bene (complimenti) ma trovo la materia molto difficile. Ad esempio non ho capito come si suona un accordo: un tasto dopo l'altro o tutti assieme? A parte il fatto che non riesco a fare gli esercizi. Ma forse sono io che non sono portato per la musica.

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  2. ero molto scettico quando Maurizio mi ha proposto i post con le lezioni di musica......invece stanno avendo un discreto successo, se avete una tastiera a casa potete fare gli esercizi, D'Angelo rispondera' ai vostri dubbi di sicuro.

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  3. Complimenti a te: finalmente un coraggioso all'arrembaggio! Ti rispondo volentieri. Allora. Gli accordi hanno una funzione di riempitivo della musica, da unire alla melodia che è una serie consecutiva di note (con un andatura quindi orizzontale). Gli accordi invece costituiscono un insieme di note poste in verticale sullo spartito, da suonare normalmente tutte assieme. L'accordo suonato con note in successione, ossia una dopo l'altra, è il cosiddetto accordo "arpeggiato" e si usa più raramente: funge anch'esso da accompagnamento ma ha un effetto più leggero e brioso. Per quanto riguarda l'apprendimento della musica, all'inizio è effettivamente un mondo talmente nuovo che sembra di perdersi ogni momento. Una volta superati i primi ostacoli pero' tutto diventa man mano più facile e dà delle soddisfazioni inimmaginabili. E' come afferrare un pezzo dei segreti dell'Universo, perché si cominciano a capire tante nozioni che non si immaginava neanche che esistessero.
    Per facilitare i lettori ad ogni lezione d'ora in avanti metterò le soluzioni degli esercizi precedenti, naturalmente spiegandoli. E resto sempre a disposizione x ulteriori chiarimenti.

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    1. Grazie per l'incoraggiamento. Forse sto cominciando a capirci qualcosa, e sarebbe un evento da Prima Pagina per me...sono forse riuscito a fare l'esercizio della lezione precedente

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  4. Blogger devo dirti una cosa. Ho letto un sacco di critiche contro D'Angelo per le sue posizioni politiche e i suoi commenti forti, anche se molti scritti dei suoi nemici mi sembrano banali. A parte il fatto che si può non essere d'accordo con lui su molte cose, vorrei dire quanto segue:
    1. Può risultare antipatico e anche fanatico ma i suoi commenti sono arguti e non lasciano spazio a fraintendimenti. Altri commentatori difendono invece il diavolo e l'acqua santa a seconda delle convenienze del momento e dell'interlocutore (una costante secondo me da queste parti)
    2. E' la PRIMA volta in vita mia, dico la PRIMA, che trovo spiegati gli accordi come Dio comanda. Non ci ho mai capito una mazza, anche se so suonarne alcuni, ma con il discorso degli intervalli è come se qualcuno mi avesse tolto il salame dagli occhi: il libro degli accordi che ho a casa non l'ho mai capito. Sig. Maurizio, mi può dire come mai nessuno li spiega così? Molti insrgnanti pensano di trovarsi di fronte persone con una forte infarinatura musicale, senza capire che i più sono dei comuni mortali, con un cervello normalissimo.
    3. Grazie per le sue lezioni! Spero che ce ne siano altre. Prevede di spiegare anche i giri armonici? Anche se conosco qualche tonalita', non ho mai capito come mettere gli accordi su una melodia.

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  5. Maurizio D'Angelo e' un uomo molto intelligente,,, so benissimo che molti lo criticano, non avrei scommesso un centesimo su queste lezioni musicali e invece stanno dando a Mauro at large molto in termini di visualizzazioni.....
    mauro novo

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  6. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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  7. Caro commentatore nonché lettore dei miei Post. Grazie per le belle parole: sono effettivamente le prime da parte di uno sconosciuto che mi confortano davvero, in mezzo a tanti sproloqui che non hanno altro scopo che demonizzare, stigmatizzare, offendere, attaccare senza andare a verificare nel merito né chi sono né quello che scrivo. Cerco di commentare su fatti, numeri e ragionamenti, anche non miei, ma vedo che purtroppo qualcuno inserisce critiche tranchants senza capo né coda, cioè senza rispondere nel merito alle mie considerazioni. Come ha potuto leggere, mi hanno dato (credo sia una persona sola) dei giudizi negativi persino sulla parte musicale, e non penso che chi li ha scritti si intenda di musica e sappia tutto quello che ho fatto in vita, e soprattutto COME l’ho fatto. Potrei, se fossi uno in cerca di riconoscimenti e di gloria, postare qui un po’ di commenti di tanti miei vecchi allievi, ma non mi sembra proprio il caso. P.S. – le assicuro che non sono così antipatico di persona…un po’ fanatico forse sì.
    Comunque, tralasciando le lodi ed i salamelecchi (che non mi calzano bene addosso), passo a rispondere ai quesiti musicali, che sono gli unici che ci interessano in queste lezioni.

    Non so dirle perché non si spiegano gli accordi col metodo degli intervalli né perché i testi musicali contengano delle lacune evidenti; suppongo che sia per la ragione che dice lei, e cioè perché si suppone che leggendo un prontuario di musica salti subito agli occhi di tutti che è evidente come si costruisce un accordo, o che i tempi in quarti (es. 3/4) si suonano diversamente da quelli in ottavi (es. 6/8); niente di più sbagliato naturalmente. Anche se io ho un’altra teoria, e cioè che questi testi vengano preparati da chi ha interesse a guadagnare un bel po’ di soldi con le lezioni private, che si rendono a questo punto quasi indispensabili. Salvo che ormai sul WEB abbiamo tutto quello che ci occorre, anche di più e meglio di quello che spiego io. Conosco degli studenti di musica che, dopo 2 anni di lezioni con un insegnante a pagamento, sapevano suonare molto bene un singolo brano musicale, leggendo la partitura, ma non capivano assolutamente niente di quello che stavano suonando. Né le regole armoniche, né la tipologia dei tempi, né la questione delle Tonalità, e soprattutto non riuscivano a suonare nient’altro! Probabilmente con me succede il contrario. Insegno l’ABC (e magari anche la D,E,F) della musica ma non porto gli studenti a suonare un pezzo classico facile facile (ad es. una bourrèe di Bach) dopo 6 mesi né un pezzo di media difficoltà dopo uno o due anni (ad es. un Adagio in Sol minore di Albinoni).

    Questo dipende anche dalla poca applicazione che qualche studente svogliato mette nella pratica strumentale e negli esercizi (spesso un po’ noiosi ma molto utili). Ma dipende anche dal sottoscritto che preferisce mettere basi teoriche solide all’inizio piuttosto che concentrarsi solo sulla pratica, senza capire quello che si sta facendo. E’ una scelta, magari anche criticabile, ma che ha dato i suoi frutti, anche inaspettati (ad es. ritrovando dopo 20 anni e più dei ragazzini, cresciuti nel frattempo, a cui avevo insegnato i primi rudimenti, diventati poi pianisti e organisti non eccezionali ma “ascoltabili”, come d’altronde lo sono io, “accettabile”).
    MAURIZIO D'ANGELO

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  8. Per quanto riguarda i giri armonici ci arriveremo sicuramente, non subito naturalmente perché bisogna avere prima bene in mente la costruzione delle Tonalità (in modo maggiore ed in modo minore). Insegnerò 2 metodi, complementari tra di loro; quello del giro completo su ogni singola tonalità (es. la tonalità di DO, che ha come accordi predefiniti: do, rem, Mim, fa, sol, lam, sidim); e quello del giro classico (sempre tonalità di DO, che ha do, lam, rem, sol7, do, che sono gli accordi da tenere presenti soprattutto sulla chitarra, anche se non ho capito lo strumento su cui studia). Non si spaventino tutti gli altri a leggere queste cose: so che per gli iniziandi sono fuori dal mondo all’inizio, ma dovevo rispondere a qualcuno che la musica la mastica già benino.

    Ultima domanda che mi fa è come mettere gli accordi su una melodia. Ebbene, anche qui ci sono 2 opzioni. La più facile è quando il brano ha già un accompagnamento in partitura, magari basato sulle voci da coro (come spiegherò nella prossima lezione): qui è piuttosto facile perché si ha già un’armonia ben definita e quindi vanno solo trovati gli accordi corrispondenti alle singole note in verticale che lo spartito ci propone, sia considerando la chiave di basso che quella di violino. Naturalmente non si possono mettere gli accordi a TUTTA la musica, ma a molti brani sì, specialmente nella musica moderna. La seconda opzione è più difficile perché abbiamo a disposizione una sola nota per volta (ed è il quesito posto da lei) oltre naturalmente alla tonalità con cui è scritto il brano, quindi dobbiamo estrapolare noi, con il nostro estro e la nostra sensibilità musicale, gli accordi che suonano meglio, mettendoci con pazienza sulla tastiera, e provando e riprovando.

    Abbiamo comunque a disposizione del nostro “arco” molte frecce, e cioè delle regole che possono aiutarci: dico solo per il momento che il giro armonico corrispondente non è spesso sufficiente per applicare gli accordi su una singola melodia, dovendo quindi trovare accordi in altri giri armonici, che sicuramente troverà sul suo libro degli accordi. Inoltre ci sono, per molti accordi, almeno 2 scelte e non una sola; dipende molto, come dicevo prima, dal nostro orecchio. Ma sarà un tema da sviluppare in futuro. Alla fine è divertente mettersi lì e cercare il suono giusto per ogni nota. Sviluppa molte qualità, che riguardano non solo l’udito, ma altre parti del cervello che vengono attivate, come la concentrazione e il senso del ritmo. E aiuta molto a mantenersi giovani mentalmente. Parola di Scout.
    M. D’Angelo

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  9. Prof. posso darle del tu? Mi farebbe piacere. Non ho capito la parte sui giri armonici (sono sempre stato un po' somaro) ma sono sicuro che quando la spieghiera' mi sarà tutto chiarissimo. Anche quella degli accordi sulla scala di Do mi sfugge ma non è colpa sua: sono io che non ho mai studiato un metodo decente e adesso mi trovo spiazzato. Poi ripeto: è un piacere leggere quello che scrive di musica, e in particolare c o m e lo scrive.
    Una curiosita'...quando è che si potrà sapere che faccia ha? In genere non sono curioso ma dato che sta diventando una Star, non sarebbe male farsi conoscere anche di persona. Poi, se sono tutti come me, di allievi ne può trovare quanti ne vuole, tanto per rispondere a chi aveva espresso dei dubbi (mi prendo io l'incarico dato che qui è più "tranquillo" rispetto agli altri post)

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